rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità

Rischio contagio: discoteche chiuse, i gestori fanno ricorso: "Riapertura immediata"

Il sindacato dei locali da ballo è pronto a rivolgersi al Tar contro il decreto del ministro Speranza: "Vogliamo chiedere la riapertura di tutti i locali"

La chiusura delle discoteche contenuta nell'ultimo decreto del Governo sta facendo molto discutere. Una mossa adottata per cercare di frenare l'aumento dei nuovi contagi, ma che ha però scatenato l'ira dei lavoratori del settore, come confermato da Maurizio Pasca, presidente del Silb, sindacato dei locali da ballo: "Abbiamo fatto un consiglio direttivo e abbiamo deliberato di fare un ricorso al Tar Lazio contro il decreto del Ministro Speranza. Lo presenteremo domani mattina per chiedere la riapertura immediata dei nostri locali". 

"Ci sono motivi infondati per la chiusura - aggiunge - Il distanziamento sociale non è mantenuto ovunque, basti pensare ai treni, agli stabilimenti balneari: perché penalizzare solo il settore dell'intrattenimento? Se c'è qualcuno che non rispetta le regole va sanzionato o chiuso, ci mancherebbe, ma non può essere penalizzato tutto un settore perché un singolo non rispetta le regole. Sono molti i gestori dei locali ad aver sanificato, ad aver misurato la temperatura all'ingresso e preso le generalità. Le azioni vanno adottate nei confronti dei singoli, non è giusto generalizzare".

Stop alle "attività del ballo, all’aperto e al chiuso, che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico" e "obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento". Il governo mette in campo nuove misure per arginare i contagi da coronavirus e il ministro della Salute, Roberto Speranza, firma una nuova ordinanza.

"I numeri del contagio in Italia, anche se tra i più bassi in Europa, sono in crescita. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”, ha sottolineato il ministro. "Restiamo uno dei Paesi più sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria; questa condizione non è casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora è il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili. Utilizziamo il passaggio parlamentare del Dl agosto per ristorare le attività che subiranno perdite" ha detto, secondo quanto si apprende, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, nel corso della riunione.

 "Ferme restando le disposizioni di cui all’articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 agosto 2020", si legge nell'ordinanza, "ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid-19 sono adottate le seguenti ulteriori prescrizioni":

a) è fatto obbligo dalle ore 18.00 alle ore 06.00 sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale;

b) sono sospese, all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico.

"Le Regioni - è scritto nell'ordinanza - possono introdurre ulteriori misure solo in termini più restrittivi rispetto a quelle di cui ai punti a) e b)".

L'ordinanza produce effetti da oggi 17 agosto 2020 "sino all’adozione di un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, e comunque non oltre il 7 settembre 2020".

fonte: Today 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rischio contagio: discoteche chiuse, i gestori fanno ricorso: "Riapertura immediata"

VicenzaToday è in caricamento