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Mercato Lane: Coda si, Coda no, Coda forse...

Arrivi, partenze, ipotesi in vista del prossimo campionato. Il punto di Alberto Belloni

I lettori avranno sicuramente percepito il momento di black out relativo alle notizie di calciomercato biancorosso. In effetti, dopo un iniziale periodo nel quale molte sono state le voci di possibili operazioni del Vicenza, da giorni i siti specializzati trascurano le mosse del club di Renzo Rosso. Perché?

Proviamo a dare qualche spiegazione plausibile. C’è intanto da fare i conti con la prospettiva lunghissima delle contrattazioni (che termineranno, salvo ripensamenti, il 2 ottobre, cioè tra più di tre mesi). E’ evidente che non si può contrattare ininterrottamente per un periodo tanto lungo, soprattutto considerando che la serie cadetta sta ancora giocando. Mi viene logico pensare ad una fase di rallentamento dei contatti durante le vacanze, per entrare poi nel vivo degli affari veri al momento di predisporre gli organici per i ritiri.

Giuseppe Magalini sta sicuramente guardandosi intorno, probabilmente qualche telefonata l’ha già fatta, ma dubito che intenda scoprire subito le sue carte. Restando a casa nostra, non indifferente mi pare anche la questione Giacomelli. Il rapporto che lega il fantasista con via Schio è ancora tutto da definire, anche se potrebbe essere lui il “giocatore bandiera” da inserire in rosa.

La presenza o meno di Jack in squadra, va detto, cambia di molto le prospettive strategiche. Se si rinunciasse al suo nome, si aprirebbe un vuoto di organico che andrebbe subito coperto per dare a Nalini (ottimo elemento ma non sempre continuo sul piano fisico) un’alternativa convincente sulla corsia alta di sinistra. Lo stesso discorso, anche se in modo meno clamoroso, potrebbe valere per la decisione su Federico Scoppa. L’ex argentino, che è stato probabilmente la delusione maggiore della prima parte di campionato, ma che poi è cresciuto nella seconda parte di stagione, è l’unico tra i moschettieri di Di Carlo ad avere le qualità tecniche e caratteriali per vestire i panni del regista avanzato. Bocciato lui (come probabilmente sarà), andrà individuato un elemento di talento degno della nuova categoria.

Qualcuno ha fatto il nome di Davide Di Gennaro (che tanti bei ricordi ha lasciato in riva al Bacchiglione) e che a 32 anni è stato recentemente giubilato dalla Lazio dopo una deludente stagione in prestito alla Salernitana, con solo 8 presenze in campo. Siamo al canto del cigno? Diciamo chiaramente il ruolo di direttore d’orchestra nella zona nevralgica del campo e di ispiratore dell’ultimo passaggio, è difficile da interpretare e la lista dei possibili candidati appare piuttosto corta. Oltre che onerosa. Il nome, fatto da noi, dell’ex Fausto Rossi, è interessante, ma molto dipenderà dalla sorte nei play off della Regia (a proposito, forza granata!).  

A proposito di oneri, tutte le dichiarazioni sin qui emerse da via Schio sono concordi nell’indicare nella punta da accoppiare all’Artigliere Marotta nella sfida in chiave serie B il capitolo in cui la società è disposta a fare il maggiore sacrificio economico. Logico, perché stiamo parlando di un top player da gol in doppia cifra. L’ultimo nome balzato alle cronache è quello di Massimiliano Coda, puntero con ottimo pedigree (a Salerno due stagioni da favola per lui, nel 2015/2017 con 31 centri in B e una a Benevento l’anno passato con 21 gol in 34 presenze, sempre nella Cadetteria). Ma alcune considerazioni inducono alla prudenza.

Costa molto e la continuità non è proprio il suo forte (solo 10 gol in C1 a San Marino nel 2012/2013, 2 a Parma in serie A nel 2014/2015, 4 nella stessa Benevento in massima serie in 24 presenze). Un bomber di razza, certo, ma siamo sicuri che possa rappresentare il vero salto di qualità che serve a Mimmo?

Qualcuno non ne è mica tanto convinto. E quel qualcuno, guarda caso, è Pippo Inzaghi, suo mister in giallorosso, il quale nella stagione trionfale che sta portando i sanniti verso l’Olimpo del calcio, l’ha schierato solo 8 volte in 28 incontri. Nell’ultimo dei quali, quello vittorioso a Cremona, l’ha lasciato in panca fino al 76’, preferendogli Mancini.

Ammesso (e non concesso) che l’attaccante sia davvero nel taccuino del Mago, ci sono tuttavia almeno tre elementi che faciliterebbero la trattativa: la scadenza del contratto a giugno 2020, la possibilità di giocare anche come seconda punta a destra in un 4/4/2 e i fischi di una parte della tifoseria beneventana che il cannoniere ha dimostrato di non gradire. Quanto basta per non scartare subito l’ipotesi e attendere con pazienza lo sviluppo degli eventi. Tra ombrelloni distanziati e mascherine in discoteca, ne vedremo delle belle…

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